LA biblioteca Gambalunga ha spento 400 candeline e dopo i festeggiamenti è arrivato anche il primo prezioso regalo.
A omaggiare la biblioteca, nata nel Seicento grazie al lascito di Alessandro Gambalunga, è la Fondazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Rimini. Martedì è stata consegnata
infatti la stampa originale della commedia di Ludovico Ariosto I suppositi, testo di rara importanza perché stampato a Rimini nel 1526 da Girolamo Soncino nel periodo che lavorò per la comunità ebraica locale (1520-1527). L’opera torna nella sua ‘città natale’, a disposizione del pubblico e degli studiosi, e si aggiunge alla disponibilità di codici manoscritti miniati di eccezionale valore storico e artistico in una delle più antiche biblioteche pubbliche.
Fino ad ora altre copie di questa commedia ariostesca, stampate a Rimini, erano fruibili solamente a Firenze, Venezia e Milano. «Abbiamo voluto far coincidere la donazione con la ricorrenza che valorizza la biblioteca della nostra città, arricchendone il patrimonio storico – dichiara Paolo Gasperoni, presidente della Fondazione dei dottori commercialisti – che ha tra i suoi compiti anche quello di conservare e mettere a disposizione del pubblico la produzione tipografica
ed editoriale riminese a partire dalle sue origini».